M. Signoles era in visita a Roma nell’ambito di una missione per incontrare i partners delle quattro scuole più importanti europee a gestione diretta (EDG): Londra, Bruxelles, Madrid e Roma. Questa missione aveva lo scopo di comprendere le preoccupazioni delle famiglie e del personale di fronte alle riformi dei licei francesi all’estero e delle misure annunciate.
Perennità dell’AEFE
A una prima domanda sull’eventuale scomparsa dell’Agenzia AEFE, m. Signoles ha risposto che l’AEFE è stata riaffermata dal presidente della Repubblica come operatore pubblico e realizzerà le future riforme, perciò è escluso una sua scomparsa. I rappresentanti dei genitori sottolineano che al consiglio di amministrazione dell’AEFE del 29 marzo scorso la riforma dell’insegnamento francese all’estero malgrado fosse all’ordine del giorno non è stata affrontata e rinviata al prossimo CdA di fine giugno. M. Signoles indica che un rapporto dovrebbe essere inviato al Presidente della Repubblica probabilmente di qua a fine settembre 2018 per consentire la sua realizzazione per il 2020. Durante il mese di maggio/giugno ci sarà una concertazione tra tutti i partners.
Ampliamento del réseau
Concernente l’ampliamento annunciato del réseau, m. Signoles ricorda che l’obiettivo è di passare dal numero attuale di 350.000 alunni a 700.000 del 2025, nei réseaux omologati . Non è previsto invece l’aumento sostanziale del numero di alunni nelle scuole in EDG , sarebbe impossibile, ma una forte crescita delle scuole partners ( cioè che beneficiano della formazione AEFE e delle diverse prestazioni da parte dell’agenzia in cambio di un contributo finanziario ma non hanno agenti titolari della pubblica istruzione nazionale né sovvenzioni contrariamente alle scuole in EDG e agli istituti convenzionati). D’altra parte, è previsto un raddoppiamento del numero di istituti “labellisés”, da oggi al 2022 poiché dovrebbero passare da 200 a 400 istituti nel mondo. Queste scuole non fanno parte del réseau ma prestano un’attenzione particolare all’insegnamento e diffusione della cultura della lingua francese.; A Roma si può citare la scuola di trinità dei monti come esempio di scuola “labellisée”.
Sovvenzione (budget) AEFE
A una domanda sulla sovvenzione dell’AEFE , M. Signoles risponde che gli ingaggi attuali non vanno al di là del 2019. I licei partners aumenteranno la loro autonomia finanziaria con l’aiuto anche degli investimenti privati soprattutto nelle zone in forte crescita.
Politica delle lingue nei licei francesi all’estero La nuova politica delle lingue mira a uno sviluppo di un insegnamento plurilingue nel réseau, lo svolgimento del programma francese sara impartito per il 25% in lingua straniera, escludendo da questo orario le ore di
lezione dell’insegnamento della lingua locale (e cioè concernerà per esempio 7 ore circa dalle 26 ore di lezione in 6e escludendo quindi le ore d’italiano). Le modalità dell’attuazione di tale disposizione saranno l’oggetto di una specifica circolare.
Circa le inquietudini delle associazioni dei genitori e riguardo livello di francese, m. Signoles, risponde che si tratterà piuttosto di fare abbassare la percentuale di insegnamento di lingue straniere in certi paesi (Dove può arrivare fino al 35/40%) che di . aumentarlo là dove non ci sono problemi. La lingua francese resta la priorità lo scopo e che ci si possa indirizzare a tutti gli alunni.
In risposta alle domande di chiarimento delle associazioni dei genitori, il Segretario generale AEFE precisa che questa riforma non avrà impatto sulle specificità dell’insegnamento di italiano LCN, poichè seguono le disposizioni dell’accordo bilaterale franco italiano del 1949 nè sulla filiera ESABAC.
I rappresentanti dei genitori domandano anche se fosse possibile prevedere per gli alunni del liceo Chateaubriand che non rientrano nei dispositivi LCN o ESABAC di ottenere delle certificazioni per la lingua italiana che certifichino le competenze acquisite .
Chiusura di posti qualità dell’insegnamento rette scolastiche
Per quello che riguarda la chiusura di posti di “expatriés” e di “résidents” (la soppressione di 512 posti è già stata annunciata per alcuni licei – si ricorda però che al lycée Chateaubriand attualmente è stato abolito solo 1 posto di Professore di lettere “expatrié” ) M. Signoles dichiara che saranno inevitabili.
A parte questa chiusura di posti , un ricollocamento delle risorse umane verso le zone meno provviste è in corso: le zone con il maggior numero di insegnanti titolari distaccati con un tasso di 75/80% attualmente erano l’Europa e il Maghreb. Probabilmente pertanto il tasso di inquadramento scenderà progressivamente intorno al 65%. L’idea e di mutua lizzare non soltanto i mezzi finanziari ma anche fossi di insegnanti. E una progressiva eliminazione di fossi da residente.
Di fronte l’inquietudine dell’associazione dei genitori sulla qualità dell’insegnamento e l’impatto sulle rette di scolastiche, m. Signoles e il signor Preside rispondono che:
– Nella misura del possibile la scelta di chiusura porterà verterà su quei posti che possono essere convertiti con dei contratti locali scegliendo personale qualificato, anche titolari del Ministero della Pubblica Istruzione (insegnanti abilitati l’insegnamento ) : precisano tuttavia che se i posti che dovessero rendersi vacanti non fossero molto numerosi in una scuola , I posti in istanza di rinnovo sarebbero
automaticamente chiusi, senza possibilità di controllo del passaggio a contratto locale. Per il liceo Chateaubriand la direzione è tuttavia fiduciosa ed ha la possibilità di poter scegliere i posti interessati grazie al fatto che per i nei prossimi cinque anni sono previsti dei pensionamenti.
– In Risposta alle domande delle associazioni la direzione e Monsieur Signoles Confermano che ogni assunzione locale avrà comunque la formazione necessaria per assicurare in particolare dei metodi di insegnamento “alla francese”. Queste formazioni si faranno in particolare grazie ai dispositivi di formazione continua delle zone ( il liceo Chateaubriand è una delle scuole centrali per la formazione della zona) gli insegnanti nell’ambito dell’organico degli effettivi locali saranno formati in modo tale da diventare loro stessi z loro volta dei tutor dei nuovi assunti in contratto locale.
– Il personale distaccato è finanziato al 48% dalle rette scolastiche; la somma rappresentata da questi 48% è piuttosto alta poiché vi è compresa la quota di anzianità e quella sociale; questa somma permette di proporre dei contratti locali molto interessanti senza aumentare significatamente le rette scolastiche permettendo così al liceo di assumere a contratto locale del personale insegnante di buona qualità al posto del personale distaccato
– Il personale titolare reclutato localmente nell’ambito dell’Unione Europea avrà riconosciuti ai fini pensionistici gli anni di lavoro anche in Francia argomento questo particolarmente interessante per il liceo Chateaubriand poiché potrà assumere a contratto locale insegnanti titolari del ministero della pubblica istruzione francese.
In risposta alle preoccupazioni delle associazioni su un eventuale impatto di queste riforme sulle rette scolastiche mi.Signoles afferma che si può pensare a un aumento delle rette scolastiche moderato e comunque inquadrato, in linea con l’inflazione e lo scivolo per consentire la pensione tecnica anticipata ( GVT) Infine le associazioni domandano a m. Signoles Che i costi definiti per i lavori immobiliare in corso al liceo Chateaubriand siano sottoposti nuovamente a una drlibera d consiglio di amministrazione dell’AEFE, per validarli definitivamente. Infatti la precedente approvazione verteva su un budget di previsione costi. Le associazioni domandano inoltre di rivalutare la reale necessità di ricorrere a un prestito a France Trésor come precedentemente preventivato. E pertanto di valutare l’opportunità di mantenere la domanda di un credito di 5 milioni di euro a France Trésor per questo progetto immobiliare.